Un giro breve, alla portata di tutti, che porta a toccare i tre comuni della “Busa”, ovvero della zona pianeggiante a nord del Garda (Riva del Garda, Arco e Torbole sul Garda).
Questo itinerario, con una lunghezza di 16 chilometri e un dislivello di soli 200 metri, può essere accessibile davvero a tutti.
Il termine dialettale “Busa” (buca) identifica la conca situata all'estremità nord del Lago di Garda, dove si trovano i tre principali centri della zona: l'itinerario li unisce ad anello, offrendo diversi punti di sosta e di ristoro.
Nel caso si scelga di percorrerlo con dei bambini, è bene fare attenzione a quanto segue.
L'unico tratto che potrebbe risultare impegnativo, dal punto di vista fisico, è la salita da Torbole a Nago (1,5 km circa, pendenza media del 10%), sempre esposta al sole. Si raccomanda poi di prestare particolare attenzione ai due attraversamenti su strade statali (v. desrizione). Dal punto di vista tecnico, invece, il tour non presenta nessuna particolare difficoltà. La parte più impegnativa, sotto questo aspetto, è il primo tratto di discesa da Nago, inizialmente ripida su cemento e successivamente con fondo è talvolta un po' smosso.
Un classico del Garda Trentino: salita che dà soddisfazione a chi è allenato e a portata di batteria delle attuali e-bike; discesa insidiosa nella sua prima parte, ma evitabile.
Il percorso 734 è adatto a bici All Mountain o, evitando il primo tratto di discesa, anche Cross Country.
La salita, con un dislivello di poco superiore ai 1000 metri, si sviluppa in gran parte su asfalto e alcuni tratti sterrati. La pendenza media è di poco inferiore al 10% ma, in alcuni punti, raggiunge o addirittura supera il 15%. La discesa proposta è, nel suo primo tratto, veramente selvaggia: o la si ama o la si odia. Il fondo sassoso e molto smosso, per chi non ha confidenza con questo tipo di terreni, può risultare un incubo. Da Campi invece il fondo diventa molto più stabile e scorrevole andando ad aumentare però via via la pendenza.
La parte finale, su cemento, supera il 20% con una vista su Riva e l'Alto Garda indescrivibile. Su quest'ultimo tratto è d'obbligo controllare la velocità e un uso appropriato di entrambi i freni, in particolar modo se bagnato e nei periodi autunnali.
Durante la salita si può anche attraversare il caratteristico borgo di Pranzo, dove si trova anche una fresca fontana nei pressi della chiesa.
Il Monte Velo è una meta classica dell'Alto Garda. Il percorso di seguito descritto propone una salita piuttosto impegnativa, ma nessuna difficoltà tecnica in fase di discesa.
Un dislivello di 1200 metri e una lunghezza complessiva di 28 km, per un tour che si sviluppa in buona parte su strade forestali. La pendenza media della salita che, da Bolognano, porta verso di Malga Fiavei, è attorno al 12%, senza un attimo di respiro. Poco dopo aver abbandonato il centro abitato, il fondo diventa sterrato, a tratti piuttosto irregolare. Poi le pendenze si addolciscono e si raggiungono diversi punti panoramici sulla vallata del Basso Sarca.
Abbandonato il paese di Bolognano, che si trova ai piedi della salita, non si incontrano altre sorgenti d'acqua prima di Carobbi: è bene quindi portarsi una scorta d'acqua adeguata alle proprie esigenze.
La discesa si svolge su una comoda strada forestale fino a Carobbi, da qui si continua su asfalto, con brevi tratti cementati, fino al fondo valle. Il ristoro menzionato successivamente nella descrizione non è sempre aperto.
Questo percorso, con la lunga salita sulle pendici del monte Velo, è consigliato agli amanti della emtb.
Tour fisicamente piuttosto impegnativo, con gran parte dell'ascesa su asfalto. In discesa i fondi variano spesso; in particolare, il tratto da Ranciom a Vandrino è a tratti ripido e smosso.
Coi suoi 1300 m di dislivello e uno sviluppo di poco superiore ai 30 km, il tour qui proposto comporta un discreto impegno fisico. La lunga salita che conduce da Varignano a San Giovanni al Monte, inizialmente molto ripida, è interamente su asfalto. Poi si procede su comode forestali e splendidi boschi.
Come anticipato, un tratto di discesa è, allo stato attuale, piuttosto impegnativo: non è esposto e la sede è piuttosto larga, ma la pendenza è notevole e il fondo molto smosso. Se si preferisce ridurre l'impegno tecnico del percorso, si consiglia di seguire il percorso 744. San Giovanni - Bondiga. I panorami lungo il percorso sono notevoli e troviamo sorgenti d'acqua a Padaro e San Giovanni al Monte.
Adrenalina pura, la “VAL DEL DIAOL” è diventato qualcosa di leggendario, quasi mistico, una sfida con se stessi.
L’imbocco del sentiero, che si trova sopra Nago, è situato poche centinaia di metri dopo Malga Casina. 4,5 km mozzafiato da affrontare con protezioni, guanti e casco integrale, su un terreno alle volte battuto e veloce, altre volte fatto di sassi, placche e pietre, che metteranno a dura prova l’equilibrio. La discesa termina nella zona industriale di Nago, da dove attraversando le campagne si raggiunge il centro del paese per poi scendere verso Torbole.
Pier Paolo “Pippo ” Marani
Tracciatore del percorso di Coppa del Mondo Downhill Val di Sole
"Il Val del Diaol Track non è una discesa come tutte le altre:
qui devi sapere guidare la bike, devi essere molto fluido se
voi passare sulle pietre. La discesa è fisica, dura, selvaggia,
se vuoi domarla devi aggredirla dall’inizo alle fine."
Un tour caratterizzato da un dislivello importante: la salita in gran parte su asfalto porta fino a Malga Campo, sulle pendici del Monte Stivo.
Malga Campo, con il cielo limpido, offre un panorama sulle Dolomiti di Brenta indescrivibile.
Il tour, come viene qui proposto, presenta una salita quasi completamente su asfalto. Si attraversano inizialmente le campagne della bassa Valle del Sarca, per poi iniziare a salire verso Drena e la bassa Valle di Cavedine. Infine, immersi nel bosco, una lunga serie di tornanti fino a raggiungere la Malga. Da qui inizia la strada forestale che porta a scollinare a un'altitudine di poco superiore ai 1500 m; proprio alla fine, il tratto più ripido. La discesa, su strada forestale, presenta talvolta il fondo un po' smosso, senza però nessun passaggio tecnico. Si attraversano altri pascoli per poi arrivare ai castagneti di Carobbi e, infine, ritrovare l'asfalto da Braila ad Arco. Amministrando le batterie, può essere un tour adatto alle e-bikes.
Il punto di partenza del percorso si raggiunge comodamente da Arco, con la pista ciclabile che costeggia il fiume Sarca.
Una lunga salita sul versante nord del Monte Baldo, in gran parte su asfalto ma con scenari magnifici, verso tranquilli pascoli, affacciati sulle Dolomiti di Brenta.
Il Monte Baldo è solitamente noto per sentieri estremamente tecnici, come il leggendario 601. È qui proposto invece un percorso piuttosto semplice dal punto di vista tecnico, ma fisicamente molto impegnativo.
Il profilo altimetrico è eloquente: 1550 metri di dislivello, in gran parte su asfalto, senza un attimo di respiro, con una pendenza media del 10%. Un totale di oltre 1700 metri, 100 in più per chi parte dal livello del lago. Gli scenari, man mano che si prende quota, sono indescrivibili.
Una volta scollinati sul Monte Varagna, un breve tratto piuttosto ripido e sconnesso, poi comode strade forestali, talvolta molto ripide ma ben tenute, e strade secondarie nell'Altopiano di Brentonico. In queste zone, tranquille e ricche di tradizione, spesso non si percepisce la vicinanza di un'affollata zona turistica come l'Alto Garda. Lungo il percorso non si trovano fonti d'acqua e, il primo ristoro raggiungibile, è il Rifugio Campei. E' fondamentale pertanto un'adeguata scorta idrica.
Siete amanti della fat bike? Questo tour fa proprio per voi!
Un'altro "classico" del Garda Trentino, questo anello propone la salita verso il Lago di Tenno. Percorso breve con pendenze non eccessivamente impegnative.
Le pendenze non impossibili fanno si che tutti possano percorrere questo anello e possano godere della spettacolare vista sul lago di Garda
È possibile compiere questo percorso anche in senso opposto: il chilometraggio e la pendenza della salita sono pressochè uguali, così come il numero di tornanti.
Itinerario di media difficoltà, con la scalata al Monte Velo che fa da protagonista. Ritorno verso il lago attraverso la bella Vallagarina.
Dal punto di vista tecnico, la salita ha una pendenza molto costante intorno al 8,5%, con alcuni brevi tratti che superano il 12%. La discesa è molto piacevole, in quanto la sede stradale è molto larga e il traffico veramente limitato.
Specialmente d'estate non impiegheremo molto a terminare l'acqua della nostra borraccia. Nessun problema, troviamo una fontana sia a metà che in cima alla salita del Velo.
Un itinerario tutto sommato semplice e alla portata di tutti, per scoprire in tutti i suoi aspetti la Valle dei Laghi e la Valle di Cavedine.
Dal punto di vista tecnico, questo percorso non presenta grandi difficoltà. L'unica asperità di giornata s'incontra nella prima parte della Valle di Cavedine, dove la strada sale verso passo S.Udalrico, ma le pendenze non sono mai proibitive.
Gli specchi d'acqua che si incontrano in questo percorso sono parecchi. Avere con sé qualcosa per immortalarli è sicuramente un buon consiglio.
Le numerose ciclabili e strade secondarie poco trafficate del Garda Trentino sono protagoniste in questo piacevole tour, caratterizzato da un continuo saliscendi.
Questo tour si propone di attraversare per il lungo la rinomata Valle dei Laghi. La meraviglia del lago di Cavedine è accompagnata dalla ricchezza ittica del lago di Santa Massenza e dal romantico Lago di Toblino. Prima però una breve tappa a Terlago e al suo omonimo lago.
Un itinerario piacevole, tranquillo e quasi totalmente sgombro dal traffico veicolare. Non per questo significa che sia poco impegnativo. Dal punto di vista tecnico, infatti il percorso si sviluppa su un continuo saliscendi. Le salite nel complesso non sono proibitive, ma sono ricche di brevi strappi che possono spezzare le gambe ai poco allenati.
Gli specchi d'acqua che si incontrano in questo percorso sono parecchi. Avere con sé qualcosa per immortalarli è sicuramente un buon consiglio.
Itinerario completamente pianeggiante, adatto a tutte le famiglie e a tutti i tipi di bicicletta.
Questo è il più lungo dei Family Tour proposti, 17 chilometri totali. Tuttavia, non presenta alcuna difficoltà, in quanto si sviluppa su un percorso completamente piano, senza nessun tipo di asperità. Inoltre, questo anello percorre quasi solamente piste ciclabili asfaltate, che lo rendono adatto a tutti i tipi di ruote. Il luogo di partenza è Riva del Garda e dopo aver raggiunto Arco si ritorna indietro.
La pista ciclopedonale Torbole - Sarche è uno dei percorsi più amati del Garda Trentino. Facile e immersa nel verde, è l'ideale per una passeggiata in sella alle due ruote.
La bellezza del paesaggio, il clima mite grazie a cui la ciclabile è percorribile tutto l'anno, la possibilità di spostarsi in sicurezza tra i centri del Garda Trentino sono alcuni dei motivi che ne hanno fatto un vero e proprio must.
Lungo il percorso, con brevi deviazioni, si possono raggiungere diverse attrazioni, punti di interesse, produttori e ristoratori pronti a sedurre con i sapori altogardesani: un ottimo modo per scoprire storia e tradizioni del Garda Trentino!
Non dimenticate di portare la macchina fotografica: tra lago, castelli, boschi e frutteti questo percorso riassume la bellezza del Garda Trentino!
Itinerario sulla pista ciclabile che porta da Mori, in Vallagarina, a Riva del Garda, sulla sponda nord del lago di Garda.
La pista ciclabile Mori - Torbole sul Garda è un ramo della ciclabile che dal Brennero porta a Verona, ovvero della "ciclopista del sole", parte italiana di un progetto europeo che mira a realizzare un collegamento ciclabile da Capo Nord a Malta.
Staccandosi dall'asse principale, la pista ciclabile Mori - Lago di Garda offre la possibilità ai ciclisti provenienti da nord di raggiungere agevolmente le sponde del lago. Dalla Vallagarina quindi si sale verso Passo San Giovanni per ridiscendere poi verso il bacino gardesano, con arrivo a Torbole sul Garda. Il cambiamento di paesaggio accompagna lo spostamento da una valle all'altra: dai vigneti della Valle dell'Adige si passa alla zona del biotopo del lago di Loppio, per approdare quindi alla riva nord del lago di Garda, circondata da montagne scoscese.
La pista ciclabile non presenta particolari difficoltà - se non la salita verso Passo San Giovanni (287 m)- ed è adatta a tutti coloro che sono abituati a spostarsi sulle due ruote.
Il tratto di ciclabile tra Riva del Garda e Torbole, con la passerella a sbalzo sull'acqua, è senz'altro uno dei must del Garda Trentino.
Il percorso intermedio di una gara che si tiene ogni anno in occasione del Bike Festival. Si rivolge quindi a ciclisti ben preparati dal punto di vista fisico, ma anche tecnico.
Con una distanza di 74 km e un dislivello di quasi 2900 metri, questa proposta, va oltre l'autonomia di buona parte delle ebike attualmente in circolazione. Questo la dice lunga sull'impegno fisico richiesto per affrontare la Roda Grande della “Garda Trentino Bike Marathon”.
Oltre all'impegno fisico, in diversi passaggi è richiesta anche una buona tecnica di guida.
Il fondo cambia spesso: da asfalto, a cemento, a strade forestali con fondo sterrato stabile, smosso, single track... Di tutto un po'.
Considerata la notevole distanza e tipologia del percorso, nonostante la segnaletica presente, e la descrizione piuttosto precisa, è consigliato scaricarsi la traccia e seguirla su un dispositivo GPS.
Il percorso più breve della mitica Bike Marathon del Bike Festival di Riva del Garda. Si rivolge quindi a ciclisti ben preparati o e-bikers che non disprezzino pendenze notevoli.
Pur trattandosi del tracciato più breve della “Garda Trentino Bike Marathon”, ciò non significa che sia un percorso facile.
Le pendenze sono notevoli, in salita e in discesa, arrivando a superare in alcuni tratti il 20%. Il fondo cambia spesso, da asfalto, a cemento, a strade forestali con fondo sterrato stabile, smosso... Di tutto un po'. Rispettando il punto di partenza e arrivo del percorso gara, nel suo primo tratto il percorso si sviluppa lungo la strada principale tra Riva e Arco. Se si volesse evitare questo, per giungere fino a Varignano, in alternativa si possono seguire: il percorso 749 (partendo da Riva o Torbole) o il percorso 745 (partendo invece da Arco). Come anticipato, la salita è molto impegnativa e, anche la discesa, in alcuni suoi tratti va rispettata per pendenza e tipologia di fondo.
Inizialmente la “Ronda Extrema” riprende i sentieri proposti dalla “Ronda Grande” attraverso la Val Lomasone fino a raggiungere Malga di Vigo, per poi dal “Sentiero dei Russi” dirigersi verso Comano lungo una discesa sterrata che sembra non voler mai finire. Qui è proposta da programma una nuova salita notevolmente impegnativa in direzione di Monte Casale e prima di raggiungere la cima si susseguono nei boschi dei sentieri completamente nuovi e affascinanti in direzione di Malga Valbona, per poi riprendere la salita da Prati del Granzoline per circa 1,400 m di dislivello. Gli splendidi sentieri nei boschi e sui prati si alternano a magnifiche viste sulle Dolomiti del Brenta. Sulla via del ritorno verso Riva si ripresenta la stessa discesa dei due tour più piccoli.
Stiamo lavorando per voi!
Questo percorso è attualmente in fase di tabellazione e revisione. Durante i lavori potremmo trovare delle varianti migliori: per questo ci potrebbero essere delle leggere differenze tra la traccia pubblicata e l'itinerario reale, che sistemeremo appena conclusi i lavori. Stiamo inoltre revisionando la descrizione e i dettagli del tour. Grazie per la vostra comprensione!
Un tour breve, caratterizzato dalla via Panoramica di Malcesine che permette di osservare il lago di Garda da un'ennesima angolazione. Salita impegnativa ma adatta a tutti.
Un percorso relativamente corto, adatto a tutti gli appassionati. La salita è breve e le pendenze non sono proibitive. La partenza al mattino e il ritorno al pomeriggio consentono di godere di vento sempre favorevole.
Come suggerisce anche il titolo dell'itinerario, lungo questo percorso sono parecchi i momenti in cui possiamo godere di un panorama unico. Non immortalarlo sarebbe un peccato!
Un anello fantastico che si sviluppa sull'intero perimetro del Lago di Garda. La lunghezza, che supera i 140 chilometri, rende questo itinerario adatto ai più allenati.
Dal punto di vista tecnico, il giro non presenta grandi asperità. Tuttavia il percorso è molto ondulato. Soprattutto al ritorno sono presenti diverse gallerie, talvolta molto lunghe. Si raccomanda l'uso di luci e giubotto catarifrangente. L'anello può essere compiuto in entrambi i sensi; si raccomanda comunque di partire la mattina, quando il Pelèr soffia verso sud a nostro favore.
Queste strade sono spesso sede di allenamento di alcuni ciclisti professionisti. Mentre pedalate, date un occhio a chi incrociate sulla strada!
La salita a Malga Campo è veramente tosta, adatta a scalatori puri. Fatica ripagata da una splendida vista sul Gruppo del Brenta.
Pendenze adatte a veri grimpeur, che non hanno paura di fare fatica.
La salita è lunga e dura, ma i tornanti sono molti: sfruttiamoli al meglio per riprendere fiato tra un erta e l'altra.
Questo percorso è il più semplice fra quelli proposti, adatto a coloro i quali vogliono evitare dure e lunghe salite. Il Lago di Cavedine è la perla di questo breve itinerario.
Itinerario per tutti i tipi di gamba, adatto anche ai meno allenati.
Questo percorso è più adatto per una “passeggiata” che per un allenamento. Scopri gli altri itinerari per vivere le Marocche di Dro con maggiore intensità.
Percorso piacevole adatto a tutti gli appassionati. Continuo saliscendi alla scoperta delle località del Bleggio e del Lomaso.
Dal punto di vista tecnico questo percorso è accessibile a molti appassionati, in quanto le salite non raggiungono mai pendenze proibitive. La scalata al Passo del Ballino presenta una pendenza media del 5,5%, dopodichè il percorso si sviluppa su di un continuo saliscendi.
La discesa finale passa a ridosso del bellissimo borgo Canale di Tenno. Se non lo conoscete già, vi consigliamo di fare una deviazione per ammirarlo.
Pendenze elevate per raggiungere il Rifugio Graziani a quota 1600 metri. Un tour lungo e impegnativo, adatto ai più allenati.
Lunghezza e dislivello rendono questa proposta indubbiamente impegnativa. I punti panoramici degni di nota lungo il percorso sono numerosi, e permettono una splendida vista sia sul lago di Garda che sulla Valle dell'Adige.
Qualche chilometro prima di arrivare al Rifugio Graziani possiamo godere di un panorama unico sul lago, dalla famosa Bocca di Navene.
Un tour breve ma intenso, per scalatori. Il monte Velo, tanto duro quanto bello, è una delle salite più frequentate dagli amanti delle due ruote del Garda Trentino.
Questo itinerario propone la variante classica, con la discesa dalla Val di Gresta verso Loppio. Fra gli altri percorsi troverete altre due varianti, più impegnative: una che prevede il ritorno attraverso la Vallagarina, l'altra che inserisce la scalata al Monte Bondone.
Dal punto di vista tecnico, la salita ha una pendenza molto costante intorno al 8,5%, con alcuni brevi tratti che superano il 12%. La discesa è molto piacevole, in quanto la sede stradale è molto larga e il traffico veramente limitato.
D'estate non impiegheremo molto a terminare l'acqua della nostra borraccia. Nessun problema, troviamo una fontana sia a metà che in cima alla salita del Velo.
Saliscendi impegnativo, sia dal punto di vista del chilometraggio che dal punto di vista del dislivello totale. Scarso traffico e paesaggio caratteristico. Favolosa la ciclabile che da Ponte Arche conduce a Sarche.
Questo anello può essere eseguito anche in senso opposto. Attenzione però: le pendenze sono più impegnative e l'intero percorso risulterà più faticoso
Un tour sulle pendici del Monte Baldo, per coloro ai quali piacciono le lunghe salite: 16 chilometri, a tratti aspri, che conducono alla località sciistica di San Valentino.
Quasi totalmente sgombro dal traffico veicolare, questo giro permette di vivere appieno la natura del Monte Baldo. Le sue silenziose pendici, stupende d'inverno ma altrettanto caratteristiche anche senza neve, fanno da cornice a un tour impegnativo, adatto ai più allenati.
Questo itinerario può essere svolto anche nell'altro senso, il chilometraggio e le pendenze delle salite non cambiano. Quello che cambia è la discesa, che invece si svilupperebbe su strada stretta con molte curve e quindi risulterebbe molto più tecnica.
Itinerario panoramico, per osservare il lago di Garda da un'ennesima angolazione. Salite non proibitive, con pendenze medie attorno al 5-6%.
Dal punto di vista tecnico il percorso prevede una solo ascesa, ma le pendenze abbastanza dolci lo rendono accessibile a molti. Ricordiamo di dotarsi di luci e di indossare il giubbotto catarifrangente per essere meglio visibili nelle numerose gallerie presenti lungo questo percorso.
... prima di Campione sul Garda girando a destra con una salita di circa 10 km possiamo arrivare a Vesio per poi proseguire il giro. In questo caso attraversiamo una stupenda forra dove sono state girate anche alcune scene del film di 007 “Quantum of Solace”.
Itinerario alla scoperta delle località sciistiche della Paganella, passando per il suggestivo lago di Molveno. Giro lungo con salite impegnative e dislisvello elevato.
Dal punto di vista tecnico, il percorso presenta un dislivello importante, superiore ai 2500 metri. Le salite sono tutte abbastanza lunghe. La scalata al Ballino ha una pendenza del 5,5%. La seconda salita, verso Andalo, misura più di 25 chilometri, ma la pendenza è più dolce e presenta alcuni tratti in discesa. La terza salita, verso Fai, è la più impegnativa di giornata e misura circa 11 chilometri.
Questo itinerario è molto lungo e molto duro. Dosate con attenzione le vostre forze e non dimenticate di alimentarvi, altrimenti rischiate di finire le energie prima del previsto!
Altro percorso molto impegnativo. Protagonista di questo lungo tour è la scalata al Monte Bondone, salita per veri grimpeur.
Percorso quindi adatto agli scalatori che vogliono rivivere l'impresa che compì Charly Gaul in una tappa del Giro d'Italia nel lontano 1956, quando, nel bel mezzo di una tempesta di neve, staccò il secondo classificato di 8 minuti e vinse sul traguardo del Bondone.
La salita è lunga e molto dura, ma i tornanti sono molti, circa una trentina: sfruttiamoli al meglio per riprendere fiato tra un erta e l'altra.
Una facile pedalata, sempre in discesa, che dal lago di Tenno porta al Garda, tra borghi medioevali e vigneti, sempre accompagnati da un panorama unico sul lago.
Il tour potrebbe essere un perfetto rientro dopo una giornata passata al lago (balneabile e dotato di servizio di sicurezza nei mesi estivi) o alla scoperta dei borghi medioevali (in particolare Canale di Tenno, nel Club dei Borghi più Belli d'Italia, e Frapporta, ai piedi del castello di Tenno) e dei sapori della zona (per esempio, la carne salada).
Il tragitto coinvolge per lo più strade secondarie a traffico limitato, salvo per il tratto tra Ville del Monte e Tenno, dove si scende lungo la strada principale: si raccomanda qui una particolare attenzione.
Non dimenticate la macchina fotografica: incontrerete diversi punti dove vale davvero la pena fermarsi per qualche scatto!
Una pedalata tra il lago di Garda e il lago di Cavedine, su pista ciclabile e strade secondarie, che permette di scoprire la varietà di paesaggi che caratterizza il Garda Trentino.
Un percorso facile, consigliato a chi vuole esplorare il Garda Trentino in sella alle due ruote. Dalle sponde del lago di Garda si risale prima verso Arco, percorrendo la conca caratterizzata dalla presenza degli ulivi, e poi lungo il corso del fiume Sarca, attraverso vigneti e frutteti. Il rientro tocca invece il lago di Cavedine, altro pittoresco specchio d'acqua della zona, e conduce a Torbole, una delle località più note del Garda Trentino.
Questo itinerario permette di apprezzare la diversità e la ricchezza di paesaggio che offre il Garda Trentino: da un paesaggio tipicamente mediterraneo ci si sposta verso un ambiente più montano, passando anche attraverso la zona delle Marocche, chiamate anche "valli della Luna". Si tratta di un'area protetta per le sue caratteristiche uniche: siamo infatti nella più grande frana post glaciale dell'arco alpino, caratterizzata da un clima arido molto diverso da quello della zona circostante.
Non dimenticate di portare la macchina fotografica: tra lago, castelli, boschi e frutteti questo percorso riassume la bellezza del Garda Trentino!
Questo tour facile e adatto a tutti propone una variante del percorso nr. 3: il rientro qui attraversa la zona dei frutteti attorno a Dro, nel cuore della Valle del Sarca.
Questo itinerario si snoda lungo la valle del Sarca e presenta un dislivello davvero limitato: è quindi adatto davvero a tutti, anche a chi non è molto allenato e cerca un percorso facile per godersi qualche ora in sella alla bici. Il paesaggio è decisamente piacevole e molto rilassante: la pedalata è accompagnata infatti dal lento scorrere dell'acqua del Sarca e dai frutteti che si susseguono lungo il percorso.
Sulle rive del fiume noterete anche dei pannelli che illustrano le sue caratteristiche: siamo all'interno del Parco Fluviale della Sarca, che tutela l'intero corso del fiume, dalle sorgenti in Val Rendena fino alla foce sul Garda.
Anche il punto di arrivo si trova in una zona protetta: le Marocche sono infatti un biotopo, ovvero un'area protetta per le sue caratteristiche uniche. Questa frana post-glaciale, la più grande dell'arco alpino, costituisce un ambiente molto particolare, dove vivono piante e animali che si sono dovuti adattare a queste specifiche condizioni.
In estate portatevi il costume da bagno: sotto al ponte romano di Ceniga si trova una piccola spiaggia, ideale per rinfrescarsi dopo la pedalata.
Il percorso porta a scoprire la zona nord del Garda Trentino. Partendo da Arco si arriva fino a Sarche e al lago di Cavedine, per poi rientrare al punto di partenza.
La direttrice del percorso è segnata dal fiume Sarca. Partendo da Arco, l'itinerario si snoda infatti nella valle formata dal fiume, fino a Sarche. Il rientro coinvolge invece il lago di Cavedine, piccolo specchio d'acqua a ridosso della zona delle Marocche.
Il percorso segue principalmente la pista ciclabile che costeggia il corso d'acqua, tra campi coltivati e alberi da frutto, in particolare meleti, prugni e vigneti. Siamo infatti nel cuore della Valle del Sarca, un'area a spiccata vocazione agricola. Il tragitto del rientro porta invece, nella parte a nord, verso il lago di Cavedine. Il lago si è formato per sbarramento in seguito alla frana che ha creato le Marocche ed è oggi una vera e propria oasi verde, frequentata da pescatori e sportivi.
L'itinerario non presenta particolari difficoltà, a parte una breve salita cementata che, eventualmente, si può affrontare portando la bici a spinta.
Una tranquilla pedalata tra ulivi e vigneti, tra Riva del Garda, Arco e Torbole. Un percorso adatto a tutti con poco dislivello, per scoprire i centri maggiori del Garda Trentino.
La zona pianeggiante a nord del lago di Garda è denominata, nel dialetto locale, la "Busa", ovvero la buca. Il motivo è evidente: questa porzione di Garda Trentino è circondata dalle montagne e sembra proprio una conca scavata a ridosso del lago.
Questo itinerario traccia il perimetro di questa zona, passando su piste ciclabili e strade secondarie: il percorso ideale per chi vuole esplorare su due ruote questa fetta di Garda Trentino, godendosi il variare del paesaggio e il passaggio nelle piccole frazioni che punteggiano il territorio, fuori dal traffico delle arterie principali.
Lungo il tragitto si trovano poi diversi punti di interesse. Attrazioni, monumenti, ristoratori e produttori che possono diventare tanti punti di sosta curiosi e golosi per scoprire storia e tradizione del Garda Trentino e conoscerne i suoi protagonisti. Scegliete il tema che vi piace di più e iniziate a pedalare: scoprirete che anche un percorso molto semplice può nascondere tante sorprese.
Non dimenticate la macchina fotografica: i posti per scattare foto ricordo top non mancano! E se vi va condividete i vostri ricordi con #GardaTrentino
Itinerario sulla pista ciclabile che collega la Vallagarina (Mori in particolare) a Torbole sul Garda: un percorso facile, tra i più frequentati in Trentino.
La pista ciclabile Mori - Torbole sul Garda è un ramo della ciclabile che dal Brennero porta a Verona, ovvero della "ciclopista del sole", parte italiana di un progetto europeo che mira a realizzare un collegamento ciclabile da Capo Nord a Malta.
Staccandosi dall'asse principale, la pista ciclabile Mori - Lago di Garda offre la possibilità ai ciclisti provenienti da nord di raggiungere agevolmente le sponde del lago. Dalla Vallagarina quindi si sale verso Passo San Giovanni per ridiscendere poi verso il bacino gardesano, con arrivo a Torbole sul Garda. Il cambiamento di paesaggio accompagna lo spostamento da una valle all'altra: dai vigneti della Valle dell'Adige si passa alla zona del biotopo del lago di Loppio, per approdare quindi alla riva nord del lago di Garda, circondata da montagne scoscese.
La pista ciclabile non presenta particolari difficoltà - se non la salita verso Passo San Giovanni (287 m)- ed è adatta a tutti coloro che sono abituati a spostarsi sulle due ruote.
Percorso che si snoda quasi interamente sulla pista ciclabile che costeggia il fiume Sarca, una delle più amate del Trentino, frequentata in ogni stagione.
La pista ciclabile che da Torbole porta a Sarche è la più frequentata del Trentino: ogni anno da migliaia di ciclisti e amanti delle camminate passano di qui. La pista parte dalle rive del lago, a Torbole, e segue a ritroso il corso del fiume Sarca, su un tracciato pianeggiante che si snoda nella campagna. Fino a Dro è particolarmente adatta alle famiglie con i bimbi che vogliono esplorare il Garda Trentino su due ruote.
Questo percorso è adatto per una tranquilla pedalata in zona pianeggiante e vicino ai centri abitati. Ideale per chi vuole provare una prima uscita in sella con i più piccoli.
Questo itinerario disegna un anello attorno al Monte Brione, lo sperone di roccia che separa Riva del Garda da Torbole disegnando l'inconfondibile profilo del Garda Trentino. Si tratta di un percorso per lo più urbano, che si sviluppa lungo pista ciclabile e strade secondarie che tagliano la campagna a ridosso del monte. Trattandosi di una zona interamente pianeggiante, questo tour non presenta difficoltà di sorta ed è adatto anche per i più piccoli, con qualche attenzione in prossimità degli attraversamenti stradali.
Il tratto di ciclabile che unisce Torbole a Riva del Garda è senz'altro uno dei più amati da ospiti e residenti per la vista spettacolare sul lago di Garda. Soprattutto nella bella stagione è particolarmente frequentato, va quindi prestata attenzione alle persone che camminano lungo la pista ciclabile o che la attraversano per raggiungere la spiaggia.
Fermatevi in uno dei locali lungo la spiaggia per un aperitivo o un buon gelato vista lago: non c'è migliore conclusione per la vostra pedalata!
Questo breve itinerario tutto in salita porta alla frazione di Campi, poco frequentata perché nascosta in una valle tra le montagne, e agli scavi archeologici di San Martino.
Questo percorso parte dal lago di Tenno, raggiungibile nei mesi estivi con il servizio BiciBusTrek, e si snoda sul versante occidentale del Garda Trentino, risalendo le pendici dei monti che scendono ripidi verso il lago.
L'itinerario segue la strada provinciale 37 che porta dal bivio presso il parcheggio del lago fino a Campi e alla sovrastante zona archeologica di San Martino. Si tratta di una zona poco nota del Garda Trentino, ma molto piacevole da visitare.
La strada si snoda tra pinete e castagneti e sale verso Campi, una piccola frazione di Riva del Garda, adagiata in una conca verde tra i monti. Il piccolo centro ha mantenuto il suo carattere rurale, grazie alle tradizionali case in pietra con solai in legno. Il punto di arrivo è il sito archeologico di San Martino, uno dei più significativi della zona, a circa 800 m d'altitudine. Da qui, si gode di uno splendido panorama sulla zona di Tenno.
Un tour rivolto a chi, se pur con una discreta preparazione o su di una bici con pedalata assistita, vuole evitare percorsi tecnici e non disdegna pedalare su asfalto.
Questo giro è percorribile tutto l'anno. 600 metri è un dislivello accessibile a molti, la salita però, presenta lunghi tratti con pendenze prossime al 10% e pochi momenti di respiro. Si sviluppa in gran parte su asfalto e, il rimanente, su strade sterrate o ciottolate in buono stato. Dal punto di vista tecnico si può dire, per quanto appena descritto, che possa essere affrontato praticamente da tutti. C'è da prestare attenzione negli attraversamenti delle strade incontrate, soprattutto in fase di discesa.
Lungo il percorso si ha la possibilità di ammirare scenari notevoli sull'Alto Garda e, a seconda della quota, pedalare circondati da ulivi, viti e castagni. Arrivati in prossimità del Lago di Tenno, anche se la traccia non lo raggiunge, si consiglia di visitarlo e, nei periodi più caldi, organizzarsi per un bel bagno.
In estate è un piacere nuotare nelle acque del Lago di Tenno. Attenzione! Per le bici vige il divieto di circolazione in prossimità delle spiagge.
Garda Trentino propone qui un percorso duro che metterà alla prova le vostre gambe e le vostre doti di guida, con qualche bella soddisfazione panoramica sull'Alto Garda.
Il percorso 742 è stato classificato come All Mountain. Presenta però alcune salite degne di un Cross Country e un tratto in particolare in discesa che, nello stato attuale, potrebbe risultare proibitivo anche con una bici Enduro.
Si apprezzeranno pedalando dei bellissimi scorci sull'Alto Garda, con la sua tipica vegetazione mediterranea, per poi immergersi in boschi tipicamente alpini fra i monti Calino, Misone e Biaina.
E' un tragitto percorribile gran parte dell'anno, in particolare nei ultimi inverni la neve ne ha impedito la percorrenza sempre più raramente. Con un dislivello di poco superiore ai 1300 metri e pendenze che in alcuni tratti superano il 15%, alterna svariati tipi di fondo: lunghi tratti su asfalto, ripide rampe cementate, ciottolato, sterrato scorrevole, single track dinamici e passaggi su pietraie (talvolta anche instabili).
La traccia passa a ridosso del bellissimo borgo Canale di Tenno. Se non lo conoscete già, vi consiglio di fermarvi ad ammirarlo.
Percorso Cross Country ad anello intorno al Monte Tombio con rientro sulla “Pinza”: una strada storica molto ripida che regala scorci magnifici su Riva del Garda.
La salita del percorso 735 ha un dislivello complessivo di poco inferiore a 650 metri e alterna tratti su asfalto a tratti su suggestive strade sterrate in disuso. Rari i momenti dove si possano rilassare le gambe lungo l'ascesa, con pendenze che variano, arrivando anche a superare in un breve tratto il 15%.
La strada proposta come discesa, chiamata “Pinza”, è anche stata, agli albori del downhill, un segmento della famosa gara “l'Adrenalina”. Nel suo tratto iniziale, la vecchia strada è sterrata, con un fondo abbastanza scorrevole e una pendenza che andrà via via ad aumentare. Nella seconda metà arriva addirittura a superare il 20% su lunghi tratti cementati. Alcuni punti, un po' esposti, offrono dei panorami notevoli.
Viste le pendenze citate, è d'obbligo controllare sempre la velocità e un uso appropriato di entrambi i freni, in particolar modo se bagnato e nei periodi autunnali.
Con una piccola deviazione, è possibile visitare il caratteristico borgo di Pranzo, dove si trova anche una fresca fontana nei pressi della chiesa.
Da qualsiasi punto dell'Alto Garda si nota questo “sperone” nel centro della vallata: è il Monte Brione. Qui una proposta per poter visitarlo in sella alle due ruote.
Il percorso si sviluppa in gran parte tra gli olivi, raggiungendo uno dei punti panoramici più suggestivi dell'Alto Garda: il forte Batteria di Mezzo, al centro del sistema difensivo austro-ungarico dell'Alto Garda (Festung Abschnitt). Oltre alla Batteria, completano la linea il forte San Nicolò (porto), il forte Garda e il forte S. Alessandro (vicino alla cima).
La discesa proposta verso Sant'Alessandro, nel suo primo tratto, è piuttosto tecnica con la presenza di alcuni gradoni e sassi di discrete dimensioni, talvolta anche smossi. Si tratta di circa 300 metri ma, se non si possiede una buona tecnica di guida, si consiglia di portare la bici a mano o, più semplicemente, tornare dalla stessa strada percorsa in salita.
Se invece si sceglie di affrontare la discesa, ricordiamo che questo un percorso è frequentato anche da numerosi pedoni ed escursionsti: moderate la velocità e concedete loro la precedenza.
Il Monte Brione era considerato un punto strategico per il controllo del confine austro-ungarico: salendoci, è facile comprenderne il motivo.
Un anello corto alla portata di tutti, intorno a una delle perle del Trentino: il Lago di Tenno. Famoso per il suo colore, è la meta ideale in ogni stagione.
Questo percorso è adatto come svago nel corso di una giornata dedicata al relax e magari a una nuotata nelle pulitissime acque del Lago di Tenno. Oppure ancora come complemento dialtri itinerari, quali ad esempio il 736, 737 o il 739.
Gran parte della salita iniziale si sviluppa lungo la strada principale che conduce al passo del Ballino. Nonostante il tragitto iniziale sia quindi su asfalto, si possono comunque ammirare dei bellissimi scorci sul lago. Le pendenze variano ma senza mai superare su questo tratto il 10%. Poi ancora uno strappo in salita per raggiungere la forestale in zona Castil. Da qui, proseguiamo finalmente su una comoda strada forestale, sempre immersi nel bosco, fino a ritrovare lo splendido lago di Tenno.
La discesa non ha nessuna particolare difficoltà se non il fondo talvolta un po' smosso e due sbarre da superare ai lati della carreggiata.
In estate non dimenticate il costume da bagno!
Un anello breve sull'altura che divide la Valle di Cavedine e dall'omonimo lago. Ad eccezione di un breve tratto sconnesso, il percorso è di facile percorrenza.
Coi suoi 17 chilometri e un dislivello di poco inferiore ai 550 metri, è questo un tour accessibile a molti. Come anticipato, un unico tratto, nell'ultima parte di discesa, potrebbe risultare un po' ostico in quanto sconnesso. Il resto del percorso si sviluppa invece su strade secondarie poco trafficate, comode strade sterrate e brevi tratti lungo la strada provinciale di Cavedine.
E' questa una zona molto tranquilla, rurale, dove raramente si percepisce l'influenza del turismo. Percorribile gran parte dell'anno, l'itinerario conduce dalla Val di Cavedine, situata ai piedi del Monte Bondone, a scollinare verso la Valle del Sarca ammirando il Lago di Cavedine, coi monti Brento e Casale sullo sfondo. Come per altri itinerari, negli abitati non si troveranno le indicazioni del percorso, pertanto, può sicuramente risultare comoda la traccia fornita.
Un anello breve, percorribile tutto l'anno, con 2 brevi tratti di discesa interessanti, immerso in un paesaggio unico, a tratti lunare: ovvero le Marocche.
Percorso che si sviluppa in una zona molto tranquilla, tra la Valle del Sarca e la conca del Lago di Cavedine.
Non presenta particolari difficoltà tecniche, a parte - per qualche breve tratto - il fondo un po' sconnesso, con qualche sasso piuttosto pronunciato e talvolta smosso. Con un minimo di confidenza su questo tipo di terreni, le due discese, se pur brevi, possono dare qualche soddisfazione.
Per gran parte della salita, si pedala invece sulla pista ciclabile che costeggia il fiume Sarca o, nella zona del Lago di Cavedine, su tranquille stradine secondarie. Molto caratteristico è lo scenario sulle Marocche di Dro.
Un anello breve e alla portata di tutti nella tranquilla zona del Lago di Cavedine: dalle sponde del lago al Monte Taglio di Sarca, un itinerario mai impegnativo.
Una lunghezza di 9 km e poco più di 100 metri di dislivello, sono misure alla portata di tutti.
Si può inoltre valutare di concatenarlo al percorso numero 753: in questo caso, è consigliabile iniziare da tale percorso per poi proseguire sul 754 dal punto d'incontro. Sotto il profilo tecnico, invece, il percorso si sviluppa in gran parte su strade secondarie o pista ciclabile. La parte finale di sterrato, che porta dal Monte Taglio di Sarca al lago, non presenta alcun passaggio particolarmente tecnico. Le uniche difficoltà possono essere rappresentate da qualche sasso piuttosto pronunciato nella parte di salita e il fondo della discesa piuttosto smosso, con qualche scalino evitabile.
Chi avesse ancora voglia di pedalare, può combinare questo itinerario al percorso 751 Jurassic Marocche, che si sviluppa a sud del lago di Cavedine.
Come dice il nome stesso, un percorso classico per i bikers dell'Alto Garda sulle pendici del Monte Stivo, con passaggio dallo spettacolare Passo Due Sassi.
Una scalata con un dislivello di 1340 metri e una pendenza, pressoché costante, prossima al 10%, non si può considerare alla portata di tutti. Diverso invece se si ragiona in termini di pedalata assistita.
I boschi e i panorami che caratterizzano questo percorso lo hanno portato a essere considerato un “classico” tra gli itinerari del Garda Trentino. I primi 600 m di dislivello sono su fondo asfaltato, per continuare poi su comode forestali. In discesa invece, nel tratto da Santa Barbara a Malga Fiavei, il fondo è piuttosto sconnesso e talvolta instabile; dopo la malga torna a essere invece stabile e scorrevole, ritrovando l'asfalto solo in prossimità del fondo valle.
A Passo Due Sassi ogni biker si ferma qualche istante per immortalarsi sullo sfondo dello splendido panorama verso il lago di Garda.
Un tour enduro da rispettare, in quanto tecnicamente molto impegnativo, che si sviluppa su pendii scoscesi e nei boschi sovrastanti la zona di Varignano.
La discesa proposta in questo percorso è da poco stata inserita nella Rete ufficiale dei percorsi MTB del Garda Trentino e, per tanto, percorribili sia da escursionisti che da biker.
Il sentiero, da sempre noto ai ciclisti conoscitori della zona che a